Disavventure vietnamite. Da Nord Est...

20.12.2011 21:31

E dopo aver attraversato a piedi i letti dei laghi asciutti, scrutando tra la vegetazione da dove provenisse l'acqua di cui sentivamo il rumore (scoprendo poi che si trattava di un rivolo che solitario scavava il suo percorso nell'attesa di rinforzi per diventare fiume di collegamento nelle stagioni di pioggia) ed aver immaginato con quale forza il personaggio della leggenda avesse provocato quei crateri, perchè qui ogni luogo ha la sua leggenda di spiriti e gente comune; ci riposiamo nella città di Cao Bang che di per sè non si rileva interessante come le precedenti, anche se proprio qui affrontiamo il nostro primo panino imbottito: una specialità vietnamita ereditata dall'invasione francese. Al mattino dopo, sempre rigorosamnete presto, partiamo alla volta del parco di Ba Be, ma non prima di esplorare un mercato etinico, quello di Na Giang. Partiamo e il timore è quello di non trovarlo: sì perchè la sua presenza è regolata dal calendario lunare e non da quello gregoriano..di conseguenza speriamo di aver fatto i conti giusti!

Arriviamo in questo luogo di confine, siamo davvero vicini alla Cina!, e cominciamo a muoverci tra le 'bancarelle'. Nuovamente percepiamo sentore di antico, di vissuti quasi dimenticati, talvolta rievocati da qualche vecchio: qui il mercato è davvero il luogo dove la gente vende la PROPRIA merce e si rifornisce di ciò che le serve per vivere..anche qui ogni zona, con i suo venditori, è specializzata in un prodotto particolare: ci accoglie la zona dei pesci dove più 'banchi' propongono pesci di lago freschi, alcuni appena macellati, altri ancora vivi in una tinozza d'acqua; stona un po' accanto al pesce una testa di vitello..

qui il 'banco' sussite in una stuoia o semplicemente un telo steso a terra, vicino il venditore seduto nella loro tipica posizione attende e contratta..

subito dopo il pesce le cose utili: guanti da lavoro (per loro la belezza sta in una pelle bianca, non abbranzata, e le donne si coprono dal sole con guanti e abiti lunghi mentre lavorano la terra!), coltelli e utensili vari, ma anche tutto quello che è da toilette..prosegue con la zona della frutta e verdura, che qui ha colori, dimensione e forme dimenticati, estremamente naturali ed invitanti!un po' al coperto ci sono i venditori di carne, che macellano al momento la loro merce sopra a vecchi tavoli di legno o di pietra il tutto tra la frenesia della gente (altro che i nostri controlli ulss!). ci sono anche i venditori di tabacco, da cui mi rifornisco, quelli di spezie e thè...affianco a tutto questo, su un marciapiede appena fuori da quella che forse è un'abitazione o uno spazio chiuso, un dentista è all'opera, revisionando una dentiera: la lima, la reinserisce nella bocca del cliente per controllarla, la estrae e prosegue il suo lavoro, con regolare mascherina!peccato fosse a una ventina di metri dalla zona macellerie! Ci muoviamo tra gli spazi lentamente ed affascinati, ma ancora più affascinati sono i locali nel vedere due bianchi tra loro..ragazzi come adulti si scambiano sguardi e richiamano l'attenzione dei vicini su di noi (per chi ancora non se ne fosse accorto 'guarda chi c'è!'), i bambini ti scrutano confusi, gli anziani ti sorridono, ti sfiorano e ti parlano, senza capire cosa dicono sai che sono buone parole..scambi una stretta di mano, una carezza..le trattative per comprare qualcosa sono bizzarre e divertenti: in qualche modo ci capiamo e loro se la ridono, ma di gusto!! è semplicemente favoloso trovarsi qui in questo modo...

è tempo di lasciare il mercato, Thain (?), il nostro driver, ci chiede se vogliamo visitare un luogo importante per la storia del Vietnam, davvero vicino a dove siamo..ovviamente acconsentiamo!

purtroppo lungo la strada investiamo un cane: Thain è sempre molto attento, guida adagio e con prudenza, rallenta molto se a bordo strada vede bambini o animali, ma questa volta la bestia è stata poco furba, giocando con un simile è corsa improvvisamnete in mezzo alla strada ed evitarla sarebbe stato impossibile..qui i cani sono davvero molti, e non è raro vederne qualcunoa  bordo strada come capita da noi con i gatti..Thain è veramente ramaricato dall'accaduto, è sempre tranquillo, ma nella sua lingua dice qualcosa che suona come un auto-rimprovero..

Arriaviamo alla meta..siamo lungo la cintura di confine cinese, qui scorre un fiume che rallenta formando dei piccoli specchi d'acqua davvero meravigliosi, c'è un sentiero che ad anello vi fa il giro e lo percorriamo a piedi..ad un tratto decidiamo di prendere delle scale che si innoltrano nella giungla...arriviamo ed attraversiamo clandestinamente il confine, scoprendo ancora un po' di giungla..poi torniamo verso il lago..in questo luogo Ho Chi Min è rientrato clandestinamente dal suo esilio, si è nascosto nella caverna qui affianco ed ha organizzato l'attacco ai francesi per la liberazione del Vietnam!bè..si è scelto proprio un bel luogo dove stare nascosto!

Risaliamo in macchina, questa volta alla volta di Ba Be per davvero..sono circa le 11.30, e intorno all'una ci fermiamo a mangiare in una tipica 'trattoria' da camionisti..ogni mondo è paese, dove si fermano loro il mangiare non può che essere buono!e così è! Nell'attesa che il pasto sia pronto Thain si addormenta...

Ripartiamo e lungo la strada la mia mente divaga, mi viene un dubbio riguardo al visto vietnamita, ma la mia pigrizia mi impedisce di scavare tra le mie tasche alla ricerca del mio passaporto, certa che Niki abbia il suo maggiormente a disposizione, gli chiedo di mostrarmelo: MAI CERTEZZA FU ALLO STESSO TEMPO PIù SBAGLIATA, MA PIù AZZECCATA! Il passaporto di Niki, così come il suo marsupio che lo conteneva non c'era più!era stato dimenticato appeso ad una sedia aspettando il pranzo...TRAGEDIA!!fermiamo protamente la macchina, quando lo comunichiamo a Thain questo sembra più agitato di noi, si accerta che non vi fossero soldi all'interno (e per fortuna contanti non ve n'erano) e ci giriamo per tornare alla trattoria!

La calma guida di Thain si trasforma in aggressiva e sfrontata: i sorpassi sono effettuati ovunque, dierto a curve cieche, in spazi ridotti, il suo clacson improvvisamente comincia a suonare facendo sua questa strana usanza vietnamita...in mezz'ora arriviamo!i gestori, quando ci vedono, ci accolgono ridendo..buon segno!il bottino è stato recuperato! Per questa volta ci siamo giocati il bonus...e l'avventura continua!